La storia è quella di un artista artigiano che, dopo aver iniziato a fabbricare cornici, quelle, tanto per intenderci che, dopo essere lavorate e magari intarsiate, venivano trattate con la foglia di oro zecchino, scopre l’arte e se ne innamora. Lui è Mauro Brunetti, l’anno è il 1968. In quell’anno Brunetti apre nel suo laboratorio artigianale uno spazio per esposizione di quadri ma sarà dopo l’incontro con un pittore che avverrà la svolta della sua attività futura. L’incontro è con il pittore, Parrini Solmani e con sua moglie, sorella di uno dei grandi della pittura italiana del ‘900: Remo Brindisi. Dall’amicizia con Parrini Solmani, che si consoliderà negli anni successivi, nascerà l’Associazione di pittori “Il Baiocco”, della quale Brunetti sarà il primo presidente. L’associazione organizza mostre, personali e collettive, soprattutto nel pisano e nel livornese, ma anche in Versilia, a Viareggio e a Milano. Fra le più importanti iniziative artistiche, il premio “Il caminetto” a Tirrenia, dove Brunetti, insieme a critici d’arte come Falossi, direttore della rivista d’arte “Il quadrato” fa più volte parte della giuria.
Dall’amicizia con Parrini Solmani scaturisce il primo incontro con Brindisi, al Museo di Lido di Spina. Lo stesso Brindisi, visto lo spiccato interesse di Brunetti verso l’arte, apprezzerà così tanto il giovane ragazzo tanto da invitarlo a soggiornare presso di lui. Fu, quello, l’incontro che, più di ogni altro, segnerà il futuro di colui che, con gli anni, sarebbe divenuto uno dei più stimati e apprezzati galleristi toscani.
Negli anni successivi, a Ponsacco, sotto l’egida dello stesso Brunetti, nasce il circolo “Amedeo Modigliani”, che nominerà suo presidente l’imprenditore Luciano Pratelli mentre lo stesso Brunetti avrà l’incarico di direttore artistico. Lo scopo del circolo è quello di avvicinare le persone all’arte moderna attraverso, non solo le mostre degli artisti ma anche visite guidate a importanti esposizioni sia in Italia che all’estero. Le visite si susseguono e l’interesse di molti amanti dell’arte si manifesta in questo centro del pisano. Si visitano importanti personali dei maggiori artisti contemporanei: a Roma, Venezia, Milano, Ferrara, Bologna, Firenze fino a Parigi e cresce l’interesse per questo circolo. Nel 1982 entra a far parte dell’attività il figlio Brunetti Marco che trasformerà il circolo A. Modigliani in ” Galleria d’arte Brunetti”
Da allora è stato un continuo crescendo e un susseguirsi di mostre di grandi pittori: dall’antologica dedicata a Renato Natali alle esposizioni di Emilio Greco, Renzo Vespignani, Renato Borsato, Beppe Serafini, Gianni Dova, Mino Maccari. Negli anni novanta la “Galleria d’arte Brunetti” è già una realtà consolidata nel panorama artistico nazionale. Gli artisti che espongono hanno nomi famosi ,dallo stesso Brindisi a Squillantini, Possenti, Scatizzi, Borghese, Caffè, Migneco, Treccani, Gonzaga, Alinari, Ghelli, Musante, Maranghi, Calvetti, Nesi, Kostabi, Nespolo, Magazzini, Talani e Rota. Dal 2014 è entrato a lavorare nella Galleria anche Brunetti Michele, diplomato presso l’Isituto d’ arte “Russoli“ di Cascina che intende proseguire e valorizzare ulteriormente insieme al padre Marco l’attività iniziata dal nonno Mauro. Nel 2019 con la personale di Fabio Calvetti “Il tempo del silenzio” la galleria ha festeggiato il suo 51° anniversario di attività arrivando così alla terza generazione.
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